Tre vite, tre pedine, un legame indissolubile e distruttivo. Tre persone tra le quali si intrecciano tipi di rapporti differenti: amorosi, di amicizia, di rivalità, di intesa ma tutti con una base comune: tanto alcol, droga, follia, dolore e sofferenza.
Nelle pagine di “Alcol e nostalgia” troviamo un viaggio fisico attraverso la Russia, che in realtà è un viaggio simbolico attraverso i ricordi, gli eventi, i fatti, le esperienze di tre persone molto giovani e già disilluse.
Un libro da interpretare, poiché in questo viaggio di Mathias con la salma del suo amico russo, Vladimir, verso il paese natale di quest’ultimo, su un treno che attraversa la Russia, fa pensare al raggiungimento di un limite, dal quale poi decidere se ripartire o meno.
Nel libro ci sono molti richiami ad autori russi e ai luoghi che fanno sentire il lettore ancor più immerso in un’atmosfera nostalgica e vissuta. Un libro piacevole che ho divorato e che mi ha trasmesso dalla prima all’ultima pagina ciò che prometteva il titolo: l’Alcol, usato per non pensare e per alleviare il dolore interiore e la nostalgia, una comoda amica tra le braccia della quale rifugiarsi.
Ringraziamo @edizioni_eo per averci donato questo capolavoro, ne consigliamo assolutamente la lettura.
2018 – L’angolo Rosso – angolorosso@gmail.com